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CASTIONS DI STRADA | 5 ANNI FA MORI’ GAIA VECCHIATO: OGGI LA SORELLA LOTTA PER LA VITA IN TERAPIA INTENSIVA

09/11/2024 CASTIONS DI STRADA – Condizioni critiche per Alessia Vecchiato, vittima dell’incidente di Castions di Strada. Un destino beffardo che 5 anni fa, nel 2019, aveva visto la sorella Gaia morire in un incidente stradale sempre a Castions di Strada. || Lotta tra la vita e la morte, ricoverata in terapia intensiva all’Ospedale di Udine, Alessia Vecchiato, 22enne residente a Castions di Strada che nella serata di giovedì 7 novembre, intorno alle 19.30, ha perso il controllo della sua vettura mentre tornava a casa. Stava arrivando da Morsano, per cause ancora da accertare è uscita fuori di strada con l’auto che ha fatto una carambola sul muro di un’abitazione prima di ribaltarsi sul marciapiede. Il passare delle ore, dei giorni, fa affievolire le speranze per le sorti di Alessia Vecchiato, con la famiglia sconvolta e travolta dal dolore. Una famiglia che oltre 5 anni fa era stata scossa da una tragedia enorme; era il 26 maggio 2019, infatti, quando perse la vita Gaia Vecchiato, sorella di Alessia, all’epoca 22enne anche lei, in un grave incidente stradale a Castions di Strada, località Bivio Paradiso. La ragazza era a bordo di una Renault Clio di colore grigio ed era seduta sul posto del passeggero. Nella vettura altri amici di ritorno da una serata a Lignano Sabbiadoro, dove lei, così come Alessia, amavano trascorrere le giornate estive, accomunate soprattutto dalla passione per la danza e per lo stare insieme, con le animazioni tipiche delle giornate calde al mare. La vettura aveva colpito una spalletta di contenimento prima di colpire un palo e finire nel fossato. Due feriti gravi e una vittima, proprio Gaia, questo il tremendo bilancio dell’incidente stradale con le ferite troppo gravi che sono state fatali. Un rientro a casa che non è mai arrivato quello di Gaia, così come potrebbe capitare ad Alessia, ferita gravemente nell’incidente e non cosciente all’arrivo dei soccorsi prima dell’elitrasporto alla terapia intensiva dell’Ospedale di Udine, dove continua a lottare per la vita in condizioni critiche, con il rischio concreto di trovarsi accomunate da un tragico destino, beffardo. (Servizio di Stefano Giovampietro)


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