13/12/2024 POCENIA – La famiglia Cudini continua la sua lotta contro la burocrazia internazionale, e l’ostracismo del governo colombiano, per riportare a casa Nicholas, almeno le sue ceneri. || E’ lapalissiano dire che la perdita di un figlio sia il dolore più grande che si possa provare, e per tollerarlo ci vuole grande spirito e forza d’animo, che la famiglia Cudini deve moltiplicare per sostenere l’incertezza creata dal limbo delle questioni burocratiche che impediscono il rientro in Italia della salma di Nicholas.Mamma Ermanna ha vissuto numerose difficoltà in Colombia, vedendosi costretta a vedere la salma del figlio solo tramite fotografie in cui ha riconosciuto i tatuaggi. Per provare ad agevolare le pratiche si è sottoposta all’esame del DNA con i risultati che però devono ancora arrivare. La salma non può viaggiare verso l’Italia, così la richiesta del governo è stata di tumulare Nicholas lì, ovviamente inaccettabile per una famiglia che vuole vicino suo figlio. La strada possibile è quella della cremazione in Sudamerica e successivo trasferimento delle ceneri, comunque non semplice. I Cudini sono sostenuti in questo momento difficilissimo dalla comunità di Pocenia, che a sua volta non può davvero iniziare a elaborare il lutto finché non verrà sciolto questo fastidiosissimo nodo. – Intervistati DEBORA FURLAN (SINDACO DI POCENIA) (Servizio di Stefano Giovampietro)
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