18/12/2024 PORPETTO – Una lite tra vicini è finita nel peggiore dei modi per un gatto, impallinato dopo ripetute minacce. La questione, di particolare sensibilità, è approdata in tribunale dopo quasi 2 anni. || Prima le minacce, poi i fatti. Una bega tra vicini è degenerata il 17 febbraio del 2023 e ora è approdata in tribunale. A farne le spese è stato il gatto di un residente di Porpetto, Manuel Depase, che ha ritrovato in casa il gatto, uscito dopo un paio di giorni, ferito. Non era preoccupato il padrone del gatto visto il periodo di calore dello stesso, ma vederlo in brutte condizioni lo ha allarmato. Pensando fosse stato investito, lo ha portato dal veterinario che ha fatto emergere la verità. Il micio è stato colpito da un pallino di piombo; Depase non ha dubbi, va dal vicino perché sa che è stato lui, per le minacce fatte dallo stesso. Il problema, le galline, con l’accusa del vicino al gatto di averne mangiate alcune. Impossibile per Depase, che sa che a mangiare le galline sono state le volpi che battono la zona solitamente. Discussioni che hanno portato a una minaccia “chiara”: “Se ritrovo il tuo gatto nel mio pollaio, gli sparo”. Detto, fatto, alle 19 di quel 17 febbraio il vicinato ha udito un botto simile a uno sparo, non dando inizialmente tanto peso, prima di arrivare alla verità. L’accusato ha prima negato un suo coinvolgimento e poi ha ammesso il gesto, senza rimorso, visto il precedente avvertimento. Depase ha chiesto un risarcimento per le spese mediche, rifiutato, ed ecco appunto che oggi i legali dei due soggetti ci illustrano cosa succederà in Tribunale. – Intervistati GIORGIO WEILL (AVVOCATO PARTE CIVILE), PAOLO VIEZZI (AVVOCATO DELL’IMPUTATO) (Servizio di Stefano Giovampietro)
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