27/01/2025 UDINE – L’Udinese perde ancora, e ovviamente deve lavorare per sistemare le molteplici cose che non stanno andando bene ultimamente. Non si può però ignorare l’ennesimo torto arbitrale subito. Ripercorriamolo. || Facciamo un preambolo doveroso per non scatenare tutti quelli che “eh, ma cercare alibi è da perdenti” e tutte quelle frasi fatte che tanto servono a sembrare fighi quando si analizza una sconfitta dell’Udinese. E allora diciamo che la squadra poteva fare di più, vero, forse, che poteva reagire meglio al secondo svantaggio, vero ma mettetevi voi nei panni di una squadra che è in doppia cifra di torti arbitrali, e che Sava magari poteva non uscire o uscire meglio, più deciso, certo, facile detto quando si è spettatori di una scena in cui il tutto si decide in frazioni di secondo, ma sminuire il rigore regalato alla Roma per il 2-1, dopo il rigorino (che però uno si porta a casa visto il regolamento attuale), anche no. Farsi ammaliare da varisti e affini, anche no. La dinamica è evidente ma non per il Var; non ha dubbi Sozza che fischia nonostante sia a 50 metri. Fischia subito, prima che El Shaarawy tocchi terra e inizi le sue tre-quattro giravolte da stuntman di film d’azione. Ma visto che Serra e Maresca di vedere le immagini, lo facciamo noi, con 8, ripetiamo 8, inquadrature, con i frame. Già la prima fa capire la dinamica: Sava arriva prima sul pallone, che schizza sulla scarpa di El Shaarawy, che dopo calpesta la mano del portiere rumeno prima di cadere, travolto sì, ma in questi casi ha ragione chi arriva prima. Ed è Sava, il secondo replay è tra i più significativi. Nel terzo si vede da dietro come El Shaarawy dopo che il pallone schizza calpesta la mano di Sava che una volta toccato il pallone cerca di ritrarla. Il quinto replay con i tre frame che vi proponiamo evidenzia l’esatta dinamica dell’azione, che emerge anche poi dal replay numero 6, preso sempre dallo scarico delle telecamere basse della Lega, laddove si vede come ad arrivare anche se leggerissimamente prima sul pallone è la mano col guanto nero di Sava. Non mente nemmeno la direzione del pallone, totalmente ignorata dalla squadra arbitrale. Spazio poi al replay 7, tra i più chiari, anche se un ban (Servizio di Stefano Giovampietro)
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