12/04/2025 UDINE – Serata particolare di Maignan che, complice l’infortunio, ha trasformato i fischi in applausi. E questa mattina è tornato a Milano dopo una notte in osservazione all’Ospedale di Udine. || L’antipasto di metà settimana con lo striscione apparso nelle vicinanze dello Stadio Friuli aveva fatto capire di come per Mike Maignan la serata del ritorno a Udine non sarebbe stata delle più semplici dal punto di vista emotivo. La strada dell’indifferenza che aveva provato a indicare il numero uno dell’Auc Bepi Marcon è stata abbandonata in virtù di quella dei fischi. Alla fine attendibili, attesi e anche preventivabili, scongiurando la cosa più importante di un travalicamento del buon senso, ma anche qui era ipotizzabile che non sarebbe successo vista la bontà del tifo bianconero. Con Maignan, scelto non a caso capitano di giornata da Conceicao, si è verificato il classico caso in cui si poteva capire che era in possesso di palla anche senza guardare il match. Bordate di fischi a ogni tocco di palla dell’estremo difensore francese, a lanciare un chiaro messaggio di come le sue dichiarazioni generalizzanti sul tifo friulano e il conseguente tornado mediatico non erano state dimenticate. D’altronde era molto difficile farlo, e ccosì tra fischi e fischietti, il primo tempo del numero 16 del Milan è passato così; qualche picco di tensione, se così la vogliamo chiamare, in più nel secondo tempo, quando Maignan si è schierato sotto la Curva Nord con tanto di coro di attesa da parte dei supporters friulano. E poi stesso copione, con giusto un coro che richiamava il famoso striscione sopraccitato. Lo sceneggiatore occulto della Serie A però ci ha messo lo zampino, con il terribile scontro fortuito tra il portiere e Jimenez che ha fatto trattenere il fiato a tutto lo stadio. Alla mente fantasmi in stile Ndicka, e anche se noi lo sapevamo già, anche il Mondo Milan ha conosciuto l’umanità del popolo friulano che ha immediatamente accantonato tutto in nome di qualcosa di più importante, accompagnando l’uscita dal campo di Maignan in Barella con un lungo applauso. (Servizio di Stefano Giovampietro)

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