18/04/2025 UDINE – Ancora facce addolorate e sconvolte in Via Joppi il giorno dopo la morte di Samia, tra sconcerto e quesiti di tipo “giudiziario”. || Il giorno dopo il femminicidio di Samia Kedir è plumbeo, nel cielo e negli animi di chi la zona la vive, e che ancora deve convivere con lo choc. Perché se anche qualcuno poteva temere che quel sentimento malato e quei rapporti incrinati potessero sfociare in qualcosa di brutto, magari non ci si aspettava di perdere una vicina di casa serena e cordiale così, in un pazzo giovedì mattina che in pochi dimenticheranno. Gli abitanti della Scala A e non solo non hanno voglia di parlare, hanno il cuore pesante per la scomparsa di Samia, per mano del futuro ex marito Mohamed Saadi. Già perché il divorzio era alle prime fasi anche se ovviamente ormai i due erano sperati, ma non ufficialmente, come testimoniato da quel beffardo citofono con i due cognomi ancora vicini in un beffardo destino. Poi la storia che ben conosciamo con tanti buchi, tante zone d’ombra, soprattutto sulla gestione dei permessi di Mohamed e del famoso braccialetto, forse non quello giusto da indossare, ma ne parleremo.Una vita strappata in maniera repentina, ai tre figli, le due maggiorenni, una che vive a Londra e una che convive a Udine, più un minorenne, un ragazzo di 15 anni ora affidato ai servizi sociali e che ha convissuto anni con scene di violenza domestica, proprio lui che ha avvistato per primo il padre con i vestiti insanguinati. Sì, perché Mohamed Saadi nel corso del tempo è stato violento in almeno una decina di casi ravvisati dalle forze dell’ordine. Percosse, violenza verbale, minacce, spesso a sfondo sessuale o anche dovute ai soldi, aggravate dall’averle compiute in presenza del figlio. Tanto da arrivare al carcere nel febbraio del 2024, poi i domiciliari dopo un anno con in dotazione il braccialetto ordinario, non quello relativo a prevenire gli avvicinamenti, nonostante il divieto emesso dal tribunale dei minori. Ci era quasi abituata Samia, che però agognava di venire via da questo incubo.Samia Kedim non si è mai rivolta, da quanto raccolto, allo sportello antiviolenza ma la – Intervistati IVANKA BONDZIC (AVVOCATO SAMIA KEDIM) (Servizio di Stefano Giovampietro)
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