09/06/2025 UDINE – Chiuse le indagini sul caso Okoye. Per la Procura la truffa c’è stata, adesso la palla passa agli avvocati per le memorie difensive. || Si torna a parlare della delicata questione legata al giallo, in tutti i sensi, scommesse che coinvolge il portiere dell’Udinese Maduka Okoye. Dopo l’avvio delle indagini dello scorso 17 gennaio, nella mattinata di lunedì la questura di Udine ha notificato la chiusura delle stesse. Il caso in questione è quello di truffa a danno del bookmaker Snaitech Spa in occasione della partita di campionato dell’11 marzo 2024 tra Lazio e Udinese, che oltre al numero 40 bianconero ha visto coinvolto in prima battuta Diego Giordano, titolare del Biffi ritenuto il contatto più diretto con lo stesso calciatore, e in secondo luogo poi l’imprenditore Mario Bordon e il titolare dell’agenzia di scommesse Zhang Ling-Ling. Le indagini si sono concentrate sul verificarsi dell’ammonizione del portiere della squadra friulana, che era quotata nelle agenzie di scommesse ben 8 volte la posta scommessa. Le indagini hanno permesso di raccogliere elementi investigativi, supportati dagli accertamenti sui dispositivi in possesso degli indagati, atti a confermare l’accusa. Soprattutto nella provincia di Udine, infatti, sono state riscontrate vincite superiori ai 120mila euro, ritenute dalla procura illecite e frutto di un preventivo accordo tra Okoye e uno degli scommettitori indagati,con le crescenti scommesse che hanno portato anche gli altri due indagati a fare lo stesso nella truffa in argomento.Nello specifico, secondo l’accusa, Okoye e Giordano si erano accordati e gli altri due scommettitori, venuti a conoscenza dell’accordo, avrebbero approfittato di questo per scommettere a loro volta sull’evento ammonizione. A Giordano vengono contestate 10 giocate in tre ricevitorie diverse di viale Tricesimo, e viale volontari della libertà a Udine e due giocate a Osoppo, per un totale di circa 18mila euro di vincita a fronte di giocate per 1700 euro.A Bordon, invece, gli inquirenti contestano una vincita di 4000 euro a fronte di una giocata di 500, effettuata nella ricevitoria di viale Tricesim (Servizio di Stefano Giovampietro)
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