11/08/2025 UDINE – Le amichevoli precampionato sono finite e da lunedì si fa sul serio in Coppa Italia contro la Carrarese. Facciamo il bilancio di quello che si è visto in prestagione. || Con il doppio successo sul Werder Brema l’Udinese ha chiuso un precampionato iniziato in salita e finito alla grande. Ribadiamo, i risultati nel calcio di luglio e agosto non contano, ma fanno morale quando positivi. Ed è già tempo, a una settimana dall’inizio ufficiale della stagione, di tracciare un mini bilancio di quanto visto finora, in attesa ovviamente di sviluppi sul mercato. Per quanto riguarda il capitolo porta, si è ben comportato Sava senza errori di sorta, pronto a sostituire per almeno due mesi un Okoye tenuto un po’ in naftalina, anche in attesa di conoscere bene Nunziante. In difesa il grande protagonista è stato Palma, con un buonissimo precampionato culminato nella quasi doppietta contro il Werder Brema. Solet ha confermato quello che si sa di lui; qualche sbavatura isolata qua e là, come il rigore provocato in Germania, ma in mezzo a una solidità fondamentale per tutto il reparto. Buona la prima per Kristensen da centrale al posto di Bijol, mentre ancora non valutabili Bertola e Goglichidze, che hanno però già dimostrato duttilità tattica importante. Sugli esterni poche novità; Ehizibue ha mostrato la solita affidabilità di base senza guizzi concreti, con Rui Modesto frenato da un problema fisico ma poi ripreso, mentre sulla sinistra Kamara e Zemura hanno confermato di potersi ben dividere la scena con anche assist sfornati imporanti. In mezzo al campo, eccezion fatta per la partita contro il Werder, quello che si è messo più in evidenza è Arthur Atta, che complice l’assenza di Thauvin ha goduto di tanta possibilità di inventare. Non servono altri aggettivi per esaltare invece la concretezza e l’utilità di Jesper Karlstrom, pilastro della squadra, e non a caso scelto capitano, anche se per vari motivi ancora non ce l’hanno voluto dire ufficialmente. In crescita Sandi Lovric in mezzo alle voci di mercato, alti e bassi, forse purtroppo più i secondi, per Ekkelenkamp, mentre ancora tutti da scoprire Piotrowski e Camara, così come il futuro di Payero, (Servizio di Stefano Giovampietro)


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