03/05/2024 UDINE – E’ iniziato oggi il processo a carico di Bruno Macchi, il 29enne italo-brasiliano che uccise il senzatetto Luca Tisi in galleria Alpi la notte del 19 aprile 2023. || E’ iniziato il processo a carico di Bruno Macchi davanti alla Corte d’Assise nell’aula Falcone Borsellino del Tribunale di Udine. Il 29enne fu protagonista, e reo confesso, dell’omicidio del 58enne clochard Luca Tisi commesso all’alba del 19 aprile 2023 in galleria Alpi, dove era residente. La tesi mossa dall’accusa era quella dell’efferatezza del gesto e edella premeditazione, dal momento che chi era stato prima con il Macchi in un pub lo aveva sentito parlare di avere voglia di uccidere qualcuno. La difesa dell’italo-brasiliano, guidata da Massimiliano Basevi e Cristian Buttazzoni, si basa invece sull’eccesso colposo di legittima difesa perché stando alla sua versione si era sentito tirare un piede dal senzatetto. Intanto è stata richiesta, sempre dalla difesa, una perizia psichiatrica per stabilire le reali condizioni psicologiche in cui versava Macchi quel famigerato 19 aprile. In un’aula tutto sommata vuota, con soltanto qualche amico della vittima dei tempi in cui vifveva a Livorno, si è svolta la prima parte del processo, che vedrà seduti a deporre circa 40 testi nelle fasce 7-21 giugno e 5-10 luglio. Macchi colpì Tisi con 85 coltellate con un coltello di tipo subacqueo di oltre 10 cm di lunghezza della lama, infierendo sulla vittima con colpi a due mani. Tisi morì dopo alcuni minuti di agonia, avvalorando la tesi della crudeltà del gesto, senza movente. Nemmeno Macchi negli interrogatori è mai riuscito a dare una motivazione compiuta del gesto, mentre la difesa ha declassato a semplici suggestioni le testimonianze dell’avventore del bar di via Mercatovecchio che aveva riportato le frasi di Macchi sulla voglia di uccidere qualcuno. Il lavoro degli avvocati difensori di Macchi prosegue di fronte ai fatti e alle prove che sembrano mettere spalle al muro. Lo stesso non si era costituito, a suo dire, perché sotto choc, e la difesa si aspettava una riformulazione del capo d’imputazione ma così non è stato da parte dell’accusa. (Servizio di Stefano Giovampietro)


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