22/12/2025 UDINE – La Polizia di Stato di Udine, nell’ambito del progetto internazionale “WANTED”, ha rintracciato e arrestato tre pericolosi latitanti tra i Balcani, il Nord Europa e il territorio friulano. Condanne pesanti che ora dovranno essere scontate in cella. || Non c’è stato scampo per un cittadino serbo di 60 anni, bloccato al confine tra Croazia e Serbia. L’uomo deve scontare oltre 10 anni di carcere per una sfilza di reati commessi a Udine tra il 2005 e il 2015: dai furti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fino alla circonvenzione di incapace. Dopo anni di ricerche, il Mandato di Arresto Europeo lo ha raggiunto a Bajakovo; l’estradizione in Italia è attesa nei prossimi giorni.Stessa sorte, ma in Lussemburgo, per un tunisino di 45 anni. Responsabile di rapine e furti tra Firenze e Udine, era fuggito dall’Italia nel 2020. Gli uomini della Squadra Mobile lo hanno scovato in un penitenziario lussemburghese, dove era già detenuto per altri reati. Anche per lui, una condanna a oltre 7 anni lo aspetta nelle carceri italiane.Ma l’attività della Procura e della Mobile di Udine non si ferma ai confini nazionali. In città è tornato in cella un italiano di 43 anni: l’uomo, che era in prova, ha violato ripetutamente le prescrizioni. Deve scontare 9 anni di reclusione per reati gravissimi, tra cui tentato omicidio e rapina aggravata.Il bilancio della settimana si chiude con altri quattro arresti domiciliari per spaccio e furti. Un segnale chiaro: la cooperazione internazionale e il controllo del territorio non lasciano zone d’ombra. (Servizio di Stefano Giovampietro)


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