29/05/2024 PORDENONE – Tengono banco le truffe telefoniche che hanno colpito un 30enne di Porcia e una 67enne di Pordenone negli ultimi mesi. || Sempre in primo piano la questione delle truffe telefoniche, che hanno visto da vicino due casi del pordenonese. Il primo ha riguardato un trentenne di Porcia che è stato contattato da un finto avvocato, il quale lo avvertiva di un procedimento penale a suo carico da parte della Procura di Roma per aver inviato messaggi a una tredicenne. Subito dopo un’altra chiamata, da parte del sedicente figlio della minorenne che offriva il ritiro della querela in cambio di un risarcimento danni. Subito quantificato in 1410 euro, cifra molto precisa, con comunicazione dell’IBAN su cui fare il versamento. Il malcapitato, spaventato, lo ha effettuato ricevendo anche due e-mail con oggetti “dismissione di pratica di querela 718.64 b” con corpo della mail decisamente sgrammaticato. Campanello d’allarme che ha fatto rivolgere, lo scorso primo marzo, la vittima alle autorità preposte, con gli inquirenti che sono riusciti finalmente a risalire all’intestatario del conto corrente beneficiario del bonifico; si tratta di tale Alessandro Ferrari, 44enne di Cernusco sul Naviglio, che ha dovuto rispondere dei reati di truffa aggravata dalla minorata difesa, e condannato a un anno di reclusione e 400 euro di multa. Una 67enne di Pordenone invece ha evitato sul filo di lana una truffa via Whatsapp. Era il 17 maggio quando ha cominciato a ricevere messaggi da un numero sconosciuto, da parte di suo figlio che diceva di aver cambiato telefono. Lo stesso chiedeva alla signora di pagare un bollettino da 3280 euro; incalzata dal sedicente figlio, che le chiedeva di fare un bonifico in posta dal momento che le banche erano chiuse, la donna ha deciso di chiamare la figlia che vive all’estero che subito ha sentito puzza di truffa. Contattata dal vero figlio la 67enne ha capito che stava per fare un grande errore, pensando che fossero soldi che servivano al figlio per l’Università. E questo episodio deve essere da lezione, contattare persone care, soprattutto giovani, è una buona via. Le forze dell’ord (Servizio di Stefano Giovampietro)


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