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PREMARIACCO | IL PROFILO DI PATRIZIA, BIANCA E CRISTIAN: I TRE RAGAZZI DISPERSI | 01/06/2024

01/06/2024 PREMARIACCO – Andiamo a scoprire nello specifico chi sono i tre ragazzi coinvolti nella tragedia umana accaduta sul Fiume Natisone. || Il Sindaco di Premariacco, Michele De Sabbata, ancora scosso nel profondo, continua la sua battaglia contro quei leoni da tastiera e quegli antieroi dei social che con la loro prosopopea criticano i ragazzi, criticano le ricerche, criticano a prescindere perché solo quello sanno fare. Ed è una battaglia condivisibile perché nei video circolati nei telefonini di ognuno in questi giorni hanno fatto scalpore le parole di chi derideva i tre ragazzi nei momenti di massima difficoltà. Questo non è il momento di giudicare, ma solo di stringersi e sperare tutti insieme. Perché non si può restare indifferenti di fronte a quell’abbraccio, a quell’aggrapparsi l’uno all’altro e alla vita stessa, prima che gli eventi precipitassero. Tre giovani colpiti da una tragedia umana immane, ancora più doloroso vedere il momento in cui non sono riusciti ad agganciarsi alle corde lanciate dai pompieri. Tre ragazzi inermi contro la forza della natura. Patrizia Cormos, 20enne nata a Colleferro ma residente a Campoformido, ragazza solare e studente dell’Accademia del Tiepolo delle Belle Arti, proprio laddove aveva sostenuto un esame, un difficile test di modellazione in 3D. Per scaricare l’adrenalina accumulata dopo l’esame Patrizia ha accettato l’invito dell’amica Bianca Doros, 23enne di origini rumene ma per lungo tempo residente a Udine, dove era in questo periodo tornata proprio per salutare la famiglia, che tuttora vive nel capoluogo friulano, mentre la figlia stava in Austria, con il fidanzato, la terza persona travolta dal fiume, Cristian Casian Molnar, 25enne anche lui di origine rumena ma residente appunto oltre confine. La macchina parcheggiata, targata Romania, è stata l’ultima cosa che hanno lasciato prima di scendere sull’isolotto nel gretto del fiume. Il cielo era sereno ma la situazione è precipitata prima che gli stessi potessero mettersi al riparo. E tante comunità ora sono con il fiato sospeso. (Servizio di Stefano Giovampietro)


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