04/06/2024 UDINE – La Procura di Udine ha aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Al centro del dibattito la tempestività dei soccorsi, anche se il procuratore Lia non è potuto ancora entrare nel merito dell’indagine stessa. || La Procura di Udine ha aperto un’indagine per omicidio colposo verso ignoti, questo è quanto annunciato al Comando dei Carabinieri di Udine dal Procuratore Massimo Lia, che ha nel suo preambolo chiarito due punti. Ovvero come questo sia un atto che nasce da solo, dovuto e doveroso, senza richieste esterne, per chiarire come siano andate le cose e se fosse stato possibile fare qualcosa di più, o farla meglio. E poi che non si può ancora entrare nel merito perché siamo alle fasi iniziali, embrionali dell’indagine sulle quali vige anche il segreto professionale. Con il coordinamento continuo del ministro Musumeci, la Procura di Udine è partita dai tabulati telefonici per risalire a cosa è successo intorno alle 13.30 di quel maledetto venerdì 31 maggio. Per ora, si ripete, si cerca soltanto se c’è stato qualche comportamento omissivo, e non si vuole cercare colpevoli ma semplicemente rendere verità e giustizia alle famiglie, che per ora però restano soltanto strette nel loro dolore. Reso noto anche l’esito delle autopsie, che indicano una morte dovuta ad asfissia da annegamento e traumatismi vari. Non entrare nel merito significa non poter rispondere delle primissime operazioni messe in campo, e soprattutto della scelta giusta o meno di far partire l’elisoccorso con l’elicottero Drago dall’aeroporto di Venezia a 120 km di distanza, e non quello di stanza a Campoformido, a 8 km dal luogo del misfatto, e che non a caso partito dopo il Drago è anche arrivato prima. Esiste la tragica fatalità, parole di Massimo Lia, e questo è assolutamente vero. Quello che è emerso dalla conferenza stampa del Procuratore, preso d’assedio dalle domande dei cronisti, è che la prima telefonata è stata di Patrizia Cormos, che alle 13.29 ha contattato per la prima volta il Nue112 per lanciare l’allarme. Grossolanamente, ha detto Lia, la situazione del Natisone è degenerata nel giro di 30 minuti, mentre da quella chiamata sono stati circa 25 i minuti che la prima squadra di soccorso ci ha messo – Intervistati MASSIMO LIA (PROCURATORE DI UDINE) (Servizio di Stefano Giovampietro)


Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(RymwX7_r_jU)finevideoid-categoria(tgregionale)finecategoria