10/06/2024 UDINE – La Polizia di Stato di Udine ha fermato un bengalese e un italiano che hanno rubato delle e-bike, mentre ha arrestato un pakistano per spacico e resistenza a pubblico ufficiale. || Nella notte di venerdì 7 giugno la Polizia di Stato ha fermato due soggetti residenti a Udine, uno di origine bengalese e l’altro italiano, accusati di essere gli autori del furto di due biciclette di gran valore rubati nell’autorimessa di Via Piutti. I malviventi erano entrati, stando alle segnalazioni dei cittadini, nel pieno della notte nel retro della chiesa San Pio decimo, con la polizia che li ha colti in flagranza di reato in via Mistruzzi mentre cercavano di spaccare il lucchetto che bloccava una delle e-bike che stavano cercando di rubare. Enbtrambi sono stati condotti in Questura per tutti gli approfondimenti investigativi. E’ risultato che le biciclette erano state rubate e che a carico dei due c’erano numerosi reati precedenti di tipo predatorio. Il tutto è stato confermato anche dalle riprese di video sorveglianza della vittima che ha sporto denucnia. I due avevano già trafugato un’altra bicicletta da un negizio di Viale Palmanova. Il GIP ha disposto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 giugno la Polizia di Stato di Udine ha effettuato un altro arresto in flagranza di reato con annessa resistenza a pubblico ufficiale, ai danni di un cittadino pakistano di 24 anni, richiedente protezione internazionale. Il tutto è accaduto su Viale Venezia quando una coppia di persone si è data alla fuga alla vista della pattuglia, dividendosi. Entrambi sono stati fermati poco dopo; il pakistano ha consegnato senza opporre resistenza una modica quantità di hashish, circa 3 grammi ma ha poi dato in escandescenza quando gli è stato chiesto di consegnare eventuale altro materiale stupefacente nascosto. Il 24 enne è arrivato a spintonare gli operanti per provare a scappare, senza esito positivo. All’atto della perquisizione erano stati trovati addosso a lui altri 36,5 grammi, immediatamente sequestrati. Lo stesso è stato condannato dal GIP a tre mesi di reclusione con beneficio della sospensione della pena per (Servizio di Stefano Giovampietro)

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