12/06/2024 UDINE – Tra alberi caduti e vie interrotte, siamo andati in giro per Udine a vedere il punto del ripristino delle zone colpite dal nubifragio di lunedì sera. || Una trentina gli interventi in coda nella mattinata di martedì 12 giugno per la città di Udine, e basta camminare per le strade, sia in periferia che in centro, o girare con la macchina, per constatare l’impatto dei danni. Nessun ferito, quello conta di più, ma grande dispiegamento di mezzi per raccogliere il materiale legnoso caduto, e suddiviso con le motoseghe dai tecnici per poi smaltirlo in maniera più semplice. E colpisce la grandezza degli alberi caduti e la quantità di legname raccolto, come a Parco Brun, chiuso per via degli alberi caduti. Vuoto il chioschetto e le sedie mentre il campo da basket è pieno di legnetti e sterpaglie. Poco più in là a Paderno il PalaIndoor e il campo da tennis sono regolarmente aperti, ma non la pista di atletica Dal Dan dove è crollato un gigantesco albero all’interno. E non solo, uno caduto all’esterno blocca il passaggio nella pista pedonale e ciclabile nella viuzza del Vat.Anche Viale Trieste continua a portare i segni del downburst di lunedì sera, con tante transenne a delimitare le zone dove sono caduti gli alberi, alcuni davvero grandi che solo a guardarli si capisce di come davvero si siano sfiorate vere e proprie tragedie. Disagi che stanno man mano rientrando, come quello della chiusura della salita al castello da Piazza Primo Maggio, e che si spera si possano risolvere in tempi brevi con un tempo che possa volgere a un miglioramento, tutti sperano definitivo dopo le difficoltà degli ultimi giorni nel capoluogo friulano. Poi l’Ufficio Verde e l’amministrazione comunale dovranno mettere mano alla situazione, come detto dal sindaco Alberto Felice De Toni. Vanno censiti gli alberi, con interventi su quelli pericolanti per evitare situazioni così in futuro in un quadro di cambiamento climatico sempre più evidente. E dovrà cambiare anche la politica delle piantumazioni, perché determinati alberi non sono più adatti a una situazione simile. Lo ha ribadito il primo cittadino di Udine, servirà un piano pluriennale accompag (Servizio di Stefano Giovampietro)


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