26/06/2024 UDINE – Anche Stefano Salmé è voluto intervenire sulle decisioni prese dal sindaco De Toni, contestandole praticamente in toto. || Si fa sentire anche Stefano Salmé dalla sua posizione ibrida in consiglio comunale. A seguito del tragico evento che ha coinvolto Shimpei Tominaga con un comunicato stampa il consigliere propone le sue idee, che vanno contro le scelte dell’amministrazione comunale di De Toni. Altro che divieto di vendita di alcolici, secondo Salmé andrebbe istituito un fondo per permettere ai locali di assumere vigilanti privati, poi aumentato il numero di pattuglia di polizia locale nelle ore notturne e istituito un numero chiuso per i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, tutto questo per tamponare l’emergenza sulla sicurezza. Lo afferma subito a inizio del comunicato Salmé, che la proposto del gruppo consiliare Liberi elettori io amo Udine va esattamente nella direzione opposta rispetto all’ordinanza firmata da De Toni.Per Salmé va costituita una rete di sicurezza privata da aggiungere a quella delle forze di polizia. E se sull’orario notturno del pattugliamento della polizia c’è un problema dovuto alla legge regionale, salmè chiede di agire su Trieste per una deroga che consenta alla Capitale del Friuli di agire in autonomia, così come di intervenire sulle politiche migratorie, dove la demagogia in venti anni a suo dire ha fatto disastri. Insomma un problema grave che non si può risolvere a colpi di ordinanze, definitie soltanto palliativi alla domanda di sicurezza che arriva dalla popolazione, e che finisce per col’pire solo gli esercenti, con addirittura una distinzione poco accettabile tra quartiere delle Magnolie e gli altri. Il pensiero di Salmé si conclude con l’unione al cordoglio per la scomparsa di Shimpei Tominaga, al quale si chiede di intitolare immediatamente una via della città, in deroga alle norme che prevedono un’attesa di dieci anni. Questo sarebbe dovuto secondo il capogruppo dei Liberi elettori per l’autore di un gesto dal grande senso eroico e civico, per ricordarlo in maniera perenne. (Servizio di Stefano Giovampietro)
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