29/06/2024 UDINE – Tra i grandi protagonisti dello scorso fine stagione, Okoye non vede l’ora di ricominciare il prossimo campionato da titolare, nonostante l’interessamento dell’Inter. || La stagione appena conclusa è stata davvero un ottovolante di emozioni per Maduka Okoye, portiere arrivato dal Watford in estate per arricchire il parco portieri ma, nonostante le sue dichiarazioni iniziali molto dirette sull’arrivo in Friuli per cercare di giocare titolare, in pochi avrebbero pensato che questo sarebbe davvero potuto accadere. Soprattutto a causa dello status di Marco Silvestri, che però già dalle primissime battute della stagione, come la partita di Coppa col Catanzaro o quella d’esordio in campoinato contro la Juventus, ha cominciato a palesare qualche incertezza praticamente mai vista prima. Quello che era stato per due stagioni una fucina di punti per l’Udinese con parate di un certo spessore, ha cominciato una china discendente, momento difficile acuito dalle buone sensazioni che lo stesso Okoye ha dato durante gli allenamenti, Fisico possente, buona rapidità e bravura con i piedi non sono sfuggiti ai preparatori dei portieri e agli allenatori. Sottil ha sempre confermato Silvestri, così come il primo Cioffi fino a Torino. Il gol subito da Ilic, l’ennesimo nel finale ha fatto propendere per il cambio e Okoye si è subito fatto trovare pronto. Da amuleto ha partecipato alla vittoria contro il Bologna, poi commesso il primo errore contro la Lazio prima di iniziare un processo di crescita continuo e costante. Avverando la profezia del papà, con cui è molto legato, che gli aveva detto che sarebbe diventato titolare nel giro di sei mesi. D’altronde Okoye arrivava da un periodo difficile e da un infortunio alla spalla, ma rappresentava, e rappresenta, un portiere affidabile, per più stagioni tra i migliori dell’Eredivisie olandese, e per cui Gino Pozzo aveva investito tanto. Una voglia di ripagare i tifosi dell’Udinese che è sempre stata costante in Okoye, a cominciare dal suo esordio in Coppa Italia contro il Cagliari, e che alla fine si è concretizzata in una prestazione mostruosa a Frosinone. Affidabile sempre, qualche errore sparso ma poi l’explo (Servizio di Stefano Giovampietro)


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