11/03/2024 CIMOLAIS – Si attendo l’esito dell’autopsia, prevista a breve, per accertare le cause della morte dello sciacallo dorato, il cui corpo è stato trovato appeso a un cartello del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Un’associazione a difesa degli animali ha messo a disposizione una ricompensa di 1500 euro a chi darà indicazioni utili a individuare e condannare il o i responsabili della morte del canide. Propende per l’ipotesi di un investimento stradale il presidente del Parco, Carrara. || Una ricompensa di 1.500 euro a chi aiuterà, con la sua testimonianza,a individuare il o i responsabili della morte della sciacallo dorato, il cui cadavere è stato trovato nei giorni scorsi sulla strada che da Claut conduce a Cimolais, appeso a un cartello del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. L’ha annunciata, a seguito del fatto, che ha creato sconcerto e sollevato reazioni di condanna tra la popolazione e le istituzioni locali e non solo, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente. “Lo sciacallo dorato – afferma – è un animale protetto che non dà alcuna noia ne agli umani ne agli animali per questo riteniamo questo gesto assurdo e senza senso ci auspichiamo però che il responsabile o i responsabili vengano presi al più presto». L’ispezione cadaverica non ha, però, evidenziato colpi d’arma da fuoco e ritiene molto probabile la morte da investimento stradale, il Presidente del Parco Naturale, Antonio Carrara, che condanna comunque – e fermamente – la scelta di appendere il corpo dell’animale al cartello, anche se respinge l’ipotesi , Carrara, che possa trattarsi di un’azione contro il Parco stesso. L’autopsia, prevista a breve, entro mercoledì, aiuterà a chiarire le cause della morte dell’animale. (Servizio di Monica Nardini)


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