19/08/2024 UDINE – L’Udinese si porta a casa un punto pesante da Bologna con la consapevolezza che è ancora tanto il lavoro da fare per cambiare volto alla squadra dell’anno scorso. || L’esordio di Runjaic è bagnato da un pareggio 1-1 sul campo del Bologna. Premesso che il punto è ottimo e ottenuto in casa di una squadra che giocherà la prossima Champions’ League, ci sono ovviamente tante valutazioni da fare e cose su cui lavorare. E di certo si lavora meglio con un risultato utile piuttosto che con una sconfitta. Ha avuto tre macro-fasi la partita di Bologna, con l’Udinese che è partita tonica, gagliarda, entusiasta, trascinata dagli oltre mille impagabili tifosi arrivati al Dall’Ara nonostante le alte temperature. Un effetto sorpresa che però è durato poco, una decina di minuti fino alla prima occasione del Bologna con Okoye bravo su Orsolini. Lì si è avuta l’impressione che la squadra abbia rivisto qualche fantasma dello scorso anno, inevitabile visto che nessuno dei nuovi acquisti era in campo. Fino al gol del vantaggio, con il rigore di Orsolini, l’Udinese ha faticato a uscire dalla propria metà campo e ha incassato i colpi del Bologna, ringraziando l’imprecisione di Ndoye e la bravura di Okoye, che fa pure rima, sontuoso a murare i tentativi soprattutto di Orsolini. E quando il portiere nigeriano si è dovuto chinare all’esterno azzurro, seguito attentamente da Spalletti in tribuna, è iniziata un’altra partita ancora con la reazione bianconera che è stata buona e orgogliosa, con Payero che è andato a guadagnarsi un gran rigore dopo averlo provocato nell’altra area. Thauvin ha tradito bissando l’esecuzione di Avellino, ma per sua fortuna dal corner successivo Giannetti ha comunque rimesso le cose in parità. Questo va salvato della trasferta di Bologna, la reazione e la solidità poi nel mantenere il risultato senza patemi, vera differenza con i finali sempre terribili della scorsa stagione. Grazie anche alla bontà dei cambi fatti da Runjaic e al buon debutto di Karslstrom, che si candida presto per un posto da titolare in mediana con i suoi muscoli, ma soprattutto Ekkelenkamp, il quale è arrivato in punta di piedi ma in 20 minuti in campo ha fa (Servizio di Stefano Giovampietro)


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