04/09/2024 UDINE – Andiamo alla scoperta dei tre ultimi nuovi acquisti dell’Udinese; partiamo da Rui MOdesto. || L’ultimo giorno di mercato ha portato in bianconero tre giocatori molto interessanti, il primo di questi è Rui Modesto, portoghese di origini angolane classe 1999, che arriva dall’AIK Solna, Svezia, per la cifra di un milione e mezzo di euro. Questo arrivo, unitamente all’addio di Ebosele, o meglio all’arrivederci dell’irlandese visto il prestito al Watford, concretizza la rivoluzione sulla fascia destra iniziata dalla mancata conferma di Joao Ferreira, poi veleggiato in patria, al Braga. Adesso sulla destra Kosta Runjaic ha due elementi molto interessanti; Kingsley Ehizibue rimasto nonostante le voci di mercato e difeso dalla corte del Colonia, che voleva riportarlo a sé, con buona ragione visto che nelle ultime due partite la crescita dell’olandese è stata incredibile, con una prestazione capolavoro contro il Como. Indirettamente sarà stato stimolato già dalla concorrenza futura di Rui Manuel Muati Modesto, che ha mosso i suoi primi passi all’Afeiteira prima e poi nella squadra del suo paese, il Vendas Novas, prima di approdare al Vitoria Setubal. Il salto della sua carriera arriva nella patria di Babbo Natale, in Finlandia, dove mette subito in evidenza doti al di sopra della media della categoria finnica, anche se con un piccolo problema, la capacità realizzativa. Pur essendo un esterno destro, Rui Modesto si presentava regolarmente a rete, non mostrandosi un campione di cinismo. Nove gol in 50 presenze con l’Honka, statistiche che cambiano sensibilmente in Svezia, perché con i gialloneri dell’AIK segna la bellezza di 12 reti in 49 presenze, oltre a un buonissimo numero di assist. A Rui Modesto piace sprintare, puntare l’uomo ma anche dribblare e cercare la superiorità numerica prima di passare il pallone in area. Come Ehizibue, preferisce la fase offensiva a quella di copertura, ma la interpreta con caratteristiche diverse, che cercano anche spesso l’interno del campo. Quello che Runjaic sta chiedendo più spesso anche a Ehizibue, perché vuole esterni proattivi (Servizio di Stefano Giovampietro)

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