13/08/2025 TRIESTE – Il TAR del Friuli Venezia Giulia ha respinto il ricorso di undici cittadini contro i provvedimenti del Ministero delle Infrastrutture per i fondi alternativi alla cabinovia. Per i giudici, non c’è stata violazione di precedenti sentenze e l’iter dell’opera può proseguire. || Il progetto della cabinovia di Trieste supera un nuovo ostacolo giudiziario. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia ha respinto il ricorso presentato da undici cittadini contro il Ministero delle Infrastrutture e il Comune di Trieste. Al centro della disputa, il decreto ministeriale di fine 2024 con cui sono stati individuati fondi alternativi – non più legati al PNRR – per finanziare l’opera.I ricorrenti sostenevano che quei provvedimenti violassero una precedente sentenza del TAR (la n. 199/2024), chiedendo che fossero dichiarati nulli. Ma per i giudici la decisione del 2024 aveva annullato solo alcuni atti della Regione legati alla valutazione ambientale (VINCA) di secondo livello, senza toccare il Piano di Fattibilità Tecnico-Economica della cabinovia approvato dal Comune nel 2022 né i successivi atti ministeriali.Il TAR ha spiegato che i passaggi della sentenza citati dai cittadini erano solo osservazioni a supporto della decisione e non avevano valore vincolante sui nuovi provvedimenti. In altre parole, non c’è stata alcuna violazione del giudicato.La causa, iniziata a febbraio 2025, ha visto Comune e Ministero difendersi sostenendo la legittimità dell’iter. Con questa pronuncia, i giudici confermano che i fondi alternativi individuati dal Ministero restano validi e utilizzabili per il progetto.Il ricorso è stato quindi respinto e le spese di lite sono state compensate, senza obbligo di pagamento per nessuna delle parti. La decisione consente all’iter amministrativo della cabinovia di proseguire, lasciando però aperta la possibilità di future contestazioni su singoli aspetti dell’opera. (Servizio di Bernardo Gulotta)
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