23/05/2024 UDINE – Il Comune di Udine pronto ad affidare il maxi progetto di riqualificazione di Borgo Stazione al Politecnico di Torino. In ballo 4 lotti per alcune decine di milioni di euro. || Dopo il sopralluogo fatto dal sindaco De Toni, il vicesindaco Venanzi e l’assessora alla sicurezza partecipata Toffano in Borgo Stazione per capire le necessità degli abitanti del quartier dopo la serie di risse e di episodi di viuolenza verificati, ora l’amministrazione comunale di Udine è pronta a passare ai fatti. Il modello che si andrà a seguire è quello del quartiere Aurora di Torino, quartiere considerato alla stregua di quello della stazione a Udine e che ha superato i problemi di multiculturalità spinta. Per questo il Comune affiderà il progetto di riqualificazione di Borgo Stazione al Politecnico di Torino, per l’esattezza al dipartimento di Architettura e Design PoliTo. Al Politecnico andranno per l’impegno oltre 15mila euro e per la realizzazione delle opere in ballo ci vorranno alcune decine di milioni di euro; per questo motivo il sindaco De Toni aspetta esito positivo dal bando regionale di 3 milioni di euro che finanzierebbe il primo lotto dell’intervento. Primo lotto che riguarderebbe Via Roma, e poi gli altri tre a seguire Via Leoparti, l’area della scuola Dante e la realizzazione di un parcheggio in struttura. La collaborazione della Regione in tal senso sarà fondamentale per il Comiune di Udine per ricalibrare il tessuto urbano in armonia con l’evoluzione che stanno avendo quelle aree. Va ripensato anche il trasporto pubblico, con pennsiero particolare alla mobilità sostenibile, cavallo di battaglia della giunta guidata da De Toni. Questi interventi, secondo l’amministrazione comunale, poterebbero evidenti e rapidi benefici anche sotto l’aspetto della sicurezza. Per ora ci saranno solo alcuni accorgimenti prima dell’ufficialità dell’avvio del maxi-progetto., Intanto prenderanno atto le decisioni di lunedì prese dopo l’incontro in prefettura, con il pattugliamento della polizia locale fino a mezzanotte e la sostituzione più frequente di cestini per evitare che ci siano a disposizione bottiglie vuote, spesso usate come arma impropria nelle risse ch (Servizio di Stefano Giovampietro)

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