04/06/2024 UDINE – Affetto, ricordi, commozione e tanta tristezza questa mattina alla camera ardente dove c’èrano i corpi, vestiti da sposa, di Patrizia Cormos e Bianca Doros. || Dalle 8.30 della mattina del mercoledì 4 giugno un corteo piuttosto continuo di persone è anndato a fare visita nella camera ardente della casa funeraria Mansutti di Udine a Patrizia Cormos e Bianca Doros. All’interno della stessa, in mezzo alle due bare, le famiglie, spezzate, distrutte, ma pronte a sostenersi l’un l’altra nella tragedia. E poi amici, conoscenti, anche persone che nulla hanno a che fare con loro ma che con gli occhi gonfi di lacrime e il cuore pieno di dolore sono andati a dire una preghiera o dedicare un pensiero alle due ragazze strappate alla loro vita così presto e in maniera così brutale. E poi anche istituzioni, su tutti il sindaco De Toni, altri familiari, compagni di scuola. In un silenzio surreale, di profondo rispetto e commozione, rotto soltanto dalle parole forti, perentorie, ma che sono un manifesto d’amore, di mamma Mihaela; meno forte papà joan che soffre in silenzio al fianco della sua compagna di vita. Perché questa tragedia deve essere almeno di insegnamento, per evitarne altre, e per provare ad aiutare invece di immortalare tutto con i cellulari. La camera ardente sarà aperta fino alle 18.30 di giovedì 5 giugno, con una funzione ortodossa prima della chiusura della stessa, alle ore 16, e poi la partenza dei corpi per la Romania, a Tarna Mare, città natale in Transilvania, dove ci sarà il funerale ortodosso, con parenti e amici che arriveranno da tutta Europa. Come da tradizione rumena e dei rituali ortodossi, le due ragazze, ancora bellissime anche nella morte come testimoniato dai presenti e dal sindaco De Toni, erano vestite da spose non avendo avuto il tempo di farlo in vita. E compiranno l’ultimo viaggio verso la Romania per trovare il riposo eterno. Come eterno è il ricordo che lasceranno in tutti coloro che hanno voluto loro bene. (Servizio di Stefano Giovampietro)

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